Calcio in culo svela la svolta dei katsudoji verso l'italiano, il ritorno delle chitarre e del basso a farla da
padroni e una chiara tendenza all'indie rock europeo.
Il brano racconta la perplessità dei giovani d'oggi vista e narrata da un televisore che, irridendo la
generazione, proietta cinicamente un futuro vuoto con la sola prospettiva dell'attesa di un aiutino
dall'alto.
Il videoclip, realizzato con la tecnica dello stop-motion, rappresenta i katsudoji in versione burattini
succubi di un "dio TV" che li sballotta in un teatrino assurdo al ritmo spedito del brano.